Flusso di Marangoni
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Le superfici liquide sono tese dalle forze intermolecolari, che sono sbilanciate sui bordi, dando origine alla tensione superficiale. Quando dei liquidi con diversa tensione superficiale entrano in contatto, queste forze causano un flusso, noto anche come effetto Marangoni,1 che è ugualmente all’origine dei bei motivi nell’antica arte giapponese del Suminagashi (”inchiostro fluttuante”). In questa immagine, un film di acido oleico (agente tensioattivo con tensione superficiale di 32,5 mN/m) si diffonde spontaneamente su circa 2,5 mm su uno strato di glicerolo (con tensione superficiale di 63,4 mN/m). Delle sollecitazioni capillari e di Marangoni causano importanti variazioni dello spessore del liquido, portando a un flusso dendritico. Le linee di contorno sono frange di interferenza.
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- C. Marangoni, “Über die Ausbreitung der Tropfen einer Flüssigkeit auf der Oberfläche einer anderen”, Ann. Phys. Leipzig, 143:337-354 (1871). [↩]
- © B. J. Fischer, A. A. Darhuber, S. M. Troian, Department of Chemical Engineering, Princeton University [↩]
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